Pillola Privacy 8/2023 – "Il riuso dei dati di studio"

Di Sophie Bernard - Privacy & Data Protection Manager

In Europa, c'è un crescente riconoscimento dell'immenso valore racchiuso nei dati dei trials clinici. Questi archivi contengono un tesoro di intuizioni, non solo per la ricerca iniziale, ma anche per dei progetti scientifici più ampi.

Il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) fornisce un solido quadro normativo per la protezione dei dati, persino quando si tratta del riuso dei dati dei pazienti. Pur rispettando i diritti alla privacy delle persone, le disposizioni del GDPR consentono anche il riutilizzo responsabile ed etico di questi dati per ulteriori scopi scientifici.

I ricercatori stanno ora esplorando metodi innovativi per sfruttare questi dati, garantendo un rigoroso rispetto del GDPR. È un momento emozionante per la scienza mentre troviamo quell'equilibrio delicato tra la privacy dei dati e la ricerca del sapere che può beneficiare tutti noi.

La ricerca scientifica è cruciale per il progresso e lo sviluppo di nuove soluzioni e trattamenti. Tuttavia, in Italia, ci sono ancora alcune sfide significative quando si tratta di gestire i dati personali per scopi di ricerca scientifica.

È essenziale avere una prospettiva globale su come i dati vengono gestiti per la ricerca scientifica e cercare soluzioni che possano soddisfare gli standard internazionali senza compromettere la privacy e la sicurezza dei dati.